
Botticino DOP La Pietriaia
Vino Botticino DOP “La Pietraia”
Il Botticino DOP “La Pietriaia” è un vino di nicchia ottenuto da un piccolo vigneto situato in collina, nella zona di Botticino denominata “Punta Castello”; una zona particolarmente predisposta alla coltivazione della vite, per la sua particolare esposizione al sole e per l’assenza di ristagni d’acqua. La coltivazione del vigneto è tutta manuale, dalla potatura, alla legatura e alla raccolta delle uve; uve che vengono selezionate in loco, raccolte in cassette e portate direttamente in cantina per la lavorazione. Ne segue un invecchiamento per circa 6 mesi in una botticella in legno appositamente costruita per la capacità produttiva del vigneto. Si è ritenuto di immettere sul mercato queste bottiglie che nonostante non siano particolarmente invecchiate, possiedono le stesse caratteristiche di una Riserva. Le dimensioni ridotte del terreno portano ad una produzione inferiore alle 500 bottiglie annue.
Scheda tecnica Vino Botticino DOP “La Pietraia”
Vitigni – Uvaggi: 40% Barbera 30% Marzamino, 20% San Giovese, 10% Schiava Gentile
Descrizione Vino: Rosso rubino con riflessi granati, profumo intenso, quasi etereo. Al gusto: piento, vellutato, rotondo, asciutto e di ottima struttura.
Gradazione dichiarata: 13,5%vol
Invecchiamento: 6 mesi in una botticella in legno appositamente fatta costruire per la capacità produttiva del vigneto.
Acidita’ totale: 5,6
Estratto secco: 32.1
Temperatura di consumo: 18°/20°
Note di Consumo: Si consiglia di stappare la bottiglia un ora prima del consumo o decantarlo
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Il vigneto la Pietraia di Botticino
La nostra famiglia proprietaria di questo terreno dal 1742 trasferì la cantina, allora ubicata al centro del paese, nel vigneto il “Castilì” in zona Punta Castello, sacrificando così un piccolo vigneto ritenuto dai nonni tra i più qualificati a produrre il Botticino D.O.P.
Nel 2011 abbiamo avuto la possibilità di ampliare con una nuova particella l’attuale proprietà, e così abbiamo pensato di spostare a monte quanto era coltivato a valle.
Dopo aver fatto le dovute autorizzazioni, abbiamo provveduto a fare un carotaggio; ebbene lo sconcerto più totale: solo pietra non dura, ma sempre pietra.
Da questa analisi, guardando il territorio di Botticino abbiamo riflettuto, e pensando ai -Monaci Benedettini- e al loro antico modo di coltivare abbiamo deciso di trarre ispirazione.
Abbiamo iniziato i lavori togliendo la pietra, effettuando uno scasso di 50-60 cm di profondità per poi riempirlo con substrato di terreno vegetale esistente in loco; il tutto per mantenere ciò che la natura ha donato e per coltivare la vite nel suo habitat naturale.
In seguito in collaborazione con le Cooperative di Rauscedo, abbiamo fatto innestare sulla pianta madre 420/A i cloni per produrre il Botticino D.O.P. (Barbera, San Giovese, Marzemino, Schiava Gentile ).
Abbiamo poi usato sostegni in legno per non alterare l’impatto ambientale.
Dopo dure giornate di lavoro manuale per togliere le pietre che non finivano mai, è nato il: Cru La Pietraia -Punta Castello-.
Il lavoro che ne è seguito è stato tutto di tipo manuale, dalla potatura, alla legatura e alla raccolta delle uve; uve che sono state selezionate in loco, raccolte in cassette e portate direttamente in cantina per la lavorazione.
Nel 2015 c’è stata la prima vendemmia, una annata particolarmente siccitosa, e siamo riusciti ad ottenere con una raccolta al 18 di settembre un uva perfettamente matura che ci ha dato questo vino che sfiora i 14%vol naturali, senza appassimenti ne lavorazioni speciali in cantina.
Abbiamo ritenuto di immettere sul mercato queste bottiglie che nonostante non siano particolarmente invecchiate possiedono le stesse caratteristiche di una Riserva.
Le dimensioni ridotte del terreno hanno portato ad una produzione inferiore alle 500 bottiglie.